domenica 10 aprile 2011

Tamail Nadu e Kerala



Vanakkam.
L’immersione nella realta’ indiana e’ piu semplice di quanto ci si aspetti. L India semplicemente non ti da il tempo di pensare. Se pensi sei finito. Ogni avvenimento e’ subito seguito a ruota da un altro.
Una donna ti chiede l elemosina piangendo, un clacson fortissimo ti intima di spostarti, senti suoni di musiche orientali…in quel momento ti giri e vedi la broboscide di un elefante toccare la testa di un bambino (per benedirlo.. in cambio di una moneta)…non fai a tempo a meravigliarti che un senso di profonda tristezza sopraggiunge nel notare che l elefante ha un che di molto logoro (evidentemente non ha scelto da solo la propria “professione”), ma ecco che un secondo dopo un forte odore di spezie e Chai ti inibisce tutti gli altri sensi invitandoti a girarti per vedere da dove arriva. Ti giri e vedi una donna in procinto di orinare. Eppure l odore e’ molto forte…ricorda quello di scimmia, infatti se guardi bene sull albero vedi una scimmia. Ti avvicini dunque e perche no le dai una banana per vedere che fa *(che cosa vuoi che faccia naga!!!!? Se la magna in un boccone!). Non faccio a tempo a tirar fuori la macchina foto che l’ animalo e’ sparito…ma no problem faro qualche scatto a cio che di certo accadra nei prossimi 33 secondi.Anche il solo camminare per strada e’ un continuo vedere centinaia di persone fare centinaia di cose diverse. L occhio non si annoia di certo!
Capite che avervi descritto 4 minuti della mia India mi e’ costato 15 minuti di scrittura (e ancora rileggendo non sono soddifatto…non rende l idea).
Be’ in realta forse una vostra idea ve la sieta fatta.
E’ Bello poter condividere queste esperienze…ma l unico modo per farlo davvero sarebbe che voi prendeste l aereo e veniste qui. Le parole non rendono l idea…poi non so mai cosa raccontare delle 90909 cose che mi capitano!
Eppure, anche se TU fossi al mio fianco, vivresti tutt’altra esperienza poiche’ la realta’ e’ un “sentire” (a feeling) in continua trasformazione ed e’ creato da cio che siamo…dalla nostra PREDISPOSIZIONE a vivere esperienze. Tutto e’ relativo! Forse tu la banana te la saresti mangiata, ignorando la scimmia, avresti dato una rupia (=danaro) all’elefante per farti benedire (e in quel momento ti saresti risparmiato la donna dal poco pudore). Forse ti saresti anche fatto rubare la macchina fotografica dalla scimmia e saresti inciampato cadendo in un piccolo cumulo di zucchero di canna andato a male. Chissa’.
Chissa’ come sarebbe stata la tua esperienza in india, quali sarebbero stati i tuoi “sentire”, la successione degli stati d animo da te provati..
Sicuramente diversi da quelli di chiunque altro.
Chissa’ forse il tuo istinto, il tuo spirito (diversamente da me) ti avrebbe portato dal miglior sarto della citta’, mentre io sto qui in un affollato internet point a pigiare dei tasti da mezz’ora!!!!! Ognuno vive l’esteriore esattamente a specchio di cio che e’ dentro, o meglio a specchio di cio che decide di prendere in considerazione e di conseguenza, agire. E le paure non sono che dei veleni che ci impediscono di perseguire esattamente quello che il nostro spirito ci consiglierebbe di fare, per il nostro bene. Per la nostra pace.
E’ per questo che sono tutt’ora convinto che purificare il nostro spirito (attraverso il lavoro su se stessi) e’ il modo migliore per cambiare il mondo.
Pensateci, se siete sereni e sorridete di cuore a qualcuno, e’ impossibile che questo non ne rimanga piacevolmente condizionato…e state certi che se non ricambia il sorriso a voi lo fara subito dopo un un altra persona (a lui sconosciuta magari), creando cosi una bella catena di st.gennaro.
Migliorando noi stessi migliora tutto il mondo, a catena. Siamo tutti interconessi, siamo tutti Uno, e dobbiamo prenderci la RESPONSABILITA’ di vivere come Uno. E’ una scelta coraggiosa.
Questo e’ l essenza di cio che ho capito sin ora… e prenderne coscienza e’  davvero una bella cosa. Pensate a Elisabeth, col suo esempio ha migliorato la vita di molti di noi. Purificando il suo spiritito e’ riuscita a risplendere d amore e a regalare i suoi raggi anche a tutti noi, che piu facilmente ora seguiremo il suo esempio. Migliorando a nostra volta il mondo.
Ok ora scappo che vado a dare un occhio alla piu grande opera d Arte del sud dell’India e mi mangio qualcosa di non piccante (Madurai e’ una grande citta’ quindi qualcosa si rimedia).
Vi abbraccio, e a presto!

Adri

1 commento:

  1. Anche se è difficile immaginarsi di essere immersi in un mondo così, i tuoi racconti esprimono molto bene le tue sensazioni...
    Seppur solo tramite l'esperienza di qualcun altro, ogni tanto uscire dalla forse troppo ordinata quotidianità svizzera, non può che fare bene... ;)
    In fremente attesa del prossimo racconto...

    Marco

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