mercoledì 13 aprile 2011

Il Viaggio come crescita personale.

Viaggiare ci mette di fronte all'ignoto. Ci mette di fronte a sfide che ci permettono di essere spettatori di noi stessi. Come reagirei di fronte a qualcosa che non conosco? Viaggiare ci mette di fronte a realtà talmente differenti dalla usuale vita quotidiana che ci permettono di capire che la realtà è davvero relativa, che é davvero frutto della volontà dell' uomo e che valori e credenze sono importantissimi solo in quanto gli si da quella precisa importanza. Così facendo si scopre che non bisogna sottostare a nessuna di esse se non si vuole, che si può scegliere la propria realtà, i propri valori, la propria strada. "Quale è il senso della vita? La vita assume il senso che tu le vuoi dare!" Sta a te. In fondo questa è la libertà più grande che ci è stata data, anche se a volte spiazza un po'...ci fa sentire spaesati e soli... per la mancanza di punti di riferimento precisi.
Quello che ho imparato è: non seguire strade battute, mai. Le strade battute sono per definizione il percorso di qualcun altro, il risultato delle sue personali decisioni, dei suoi istinti, dei suoi interessi, dei suoi sogni, dei suoi valori.
Bisogna avere il coraggio di seguire quello che, momento per momento, il nostro istinto e la nostra esperienza ci consigliano, sbagliando dove ce da sbagliare, crescendo dove c'è la possibilità di crescere.
Oggi mi trovo a Lugano, ma presto partirò per un altro viaggio. Una nuova avventura.
Intanto penso a chi sta facendo un' intensa esperienza all'estero, in un paese meraviglioso. Nicaragua. E vi consiglio di leggervi qualcosa delle loro avventure. Diana e Filippo, siete dei grandi. http://www.filidiana.com/
Sayonara.

domenica 10 aprile 2011

Tamail Nadu e Kerala



Vanakkam.
L’immersione nella realta’ indiana e’ piu semplice di quanto ci si aspetti. L India semplicemente non ti da il tempo di pensare. Se pensi sei finito. Ogni avvenimento e’ subito seguito a ruota da un altro.
Una donna ti chiede l elemosina piangendo, un clacson fortissimo ti intima di spostarti, senti suoni di musiche orientali…in quel momento ti giri e vedi la broboscide di un elefante toccare la testa di un bambino (per benedirlo.. in cambio di una moneta)…non fai a tempo a meravigliarti che un senso di profonda tristezza sopraggiunge nel notare che l elefante ha un che di molto logoro (evidentemente non ha scelto da solo la propria “professione”), ma ecco che un secondo dopo un forte odore di spezie e Chai ti inibisce tutti gli altri sensi invitandoti a girarti per vedere da dove arriva. Ti giri e vedi una donna in procinto di orinare. Eppure l odore e’ molto forte…ricorda quello di scimmia, infatti se guardi bene sull albero vedi una scimmia. Ti avvicini dunque e perche no le dai una banana per vedere che fa *(che cosa vuoi che faccia naga!!!!? Se la magna in un boccone!). Non faccio a tempo a tirar fuori la macchina foto che l’ animalo e’ sparito…ma no problem faro qualche scatto a cio che di certo accadra nei prossimi 33 secondi.Anche il solo camminare per strada e’ un continuo vedere centinaia di persone fare centinaia di cose diverse. L occhio non si annoia di certo!
Capite che avervi descritto 4 minuti della mia India mi e’ costato 15 minuti di scrittura (e ancora rileggendo non sono soddifatto…non rende l idea).
Be’ in realta forse una vostra idea ve la sieta fatta.
E’ Bello poter condividere queste esperienze…ma l unico modo per farlo davvero sarebbe che voi prendeste l aereo e veniste qui. Le parole non rendono l idea…poi non so mai cosa raccontare delle 90909 cose che mi capitano!
Eppure, anche se TU fossi al mio fianco, vivresti tutt’altra esperienza poiche’ la realta’ e’ un “sentire” (a feeling) in continua trasformazione ed e’ creato da cio che siamo…dalla nostra PREDISPOSIZIONE a vivere esperienze. Tutto e’ relativo! Forse tu la banana te la saresti mangiata, ignorando la scimmia, avresti dato una rupia (=danaro) all’elefante per farti benedire (e in quel momento ti saresti risparmiato la donna dal poco pudore). Forse ti saresti anche fatto rubare la macchina fotografica dalla scimmia e saresti inciampato cadendo in un piccolo cumulo di zucchero di canna andato a male. Chissa’.
Chissa’ come sarebbe stata la tua esperienza in india, quali sarebbero stati i tuoi “sentire”, la successione degli stati d animo da te provati..
Sicuramente diversi da quelli di chiunque altro.
Chissa’ forse il tuo istinto, il tuo spirito (diversamente da me) ti avrebbe portato dal miglior sarto della citta’, mentre io sto qui in un affollato internet point a pigiare dei tasti da mezz’ora!!!!! Ognuno vive l’esteriore esattamente a specchio di cio che e’ dentro, o meglio a specchio di cio che decide di prendere in considerazione e di conseguenza, agire. E le paure non sono che dei veleni che ci impediscono di perseguire esattamente quello che il nostro spirito ci consiglierebbe di fare, per il nostro bene. Per la nostra pace.
E’ per questo che sono tutt’ora convinto che purificare il nostro spirito (attraverso il lavoro su se stessi) e’ il modo migliore per cambiare il mondo.
Pensateci, se siete sereni e sorridete di cuore a qualcuno, e’ impossibile che questo non ne rimanga piacevolmente condizionato…e state certi che se non ricambia il sorriso a voi lo fara subito dopo un un altra persona (a lui sconosciuta magari), creando cosi una bella catena di st.gennaro.
Migliorando noi stessi migliora tutto il mondo, a catena. Siamo tutti interconessi, siamo tutti Uno, e dobbiamo prenderci la RESPONSABILITA’ di vivere come Uno. E’ una scelta coraggiosa.
Questo e’ l essenza di cio che ho capito sin ora… e prenderne coscienza e’  davvero una bella cosa. Pensate a Elisabeth, col suo esempio ha migliorato la vita di molti di noi. Purificando il suo spiritito e’ riuscita a risplendere d amore e a regalare i suoi raggi anche a tutti noi, che piu facilmente ora seguiremo il suo esempio. Migliorando a nostra volta il mondo.
Ok ora scappo che vado a dare un occhio alla piu grande opera d Arte del sud dell’India e mi mangio qualcosa di non piccante (Madurai e’ una grande citta’ quindi qualcosa si rimedia).
Vi abbraccio, e a presto!

Adri

Yercaud, India del Sud.


Salve a tutti,
eccomi qui dunque, a scrivervi da uno sperduto internet point nel profondo sud dell India. Come state? Io splendidamente rilassato. A Yercaud mi trovo ora. E' situato nel Tamil Nadu, regione con una cultura e una lingua molto differenti dal resto della nazione. Di origine dravidica, qui la cucina e' da sempre vegetariana...ma tremendamente piccante...e cio crea un po di problemi al vecchio Naga!
Ho iniziao il campo di volontariato lunedi e i giorni sono davvero volati. Siamo solo 4 persone perche 2 persone si sono ammalate prima del campo quindi non sono venute, e una ha semplicemente dato un gran bidone ('na spagnolaaaa). Oltre al capogruppo Pradeep, un indiano di 28 anni dallo sguardo perennemente sorridente, vi sono due coreani: Lahul (24) e la bella Lilly (21). Con tutti loro ho instaurato una bella e serena amicizia e le giornate passano in una rilassata calma (interrotta solo dalle grida dei bambini, dai clacson e of course dai miei soliti commenti inappropriatamente ciocco-festaioli che in inglese suonano a volte un po troppo fuori luogo!!). Sto prendendo l accento inglese tipico indiano...very gut.
Il lavoro. Abbiamo visitato un paio di scuole (dove i bambini sono fantastici e ci saltano addosso) e case per anziani (senza famiglia) per aiutare a eseguire dei lavori (pittura, pulizia) o semplicemente offrire del latte e la nostra compagnia.
Ogni mattina ci svegliamo e il mite Pradepp ci insegna il pranayana, antica tecnica di respirazione yoga. Davvero relax la storia.
Il cibo e' imbarazzantemente piccante e speziato e le lacrime non tardano a presentarsi ad ogni pasto. Chi conosce la mia routine culinaria sa quanto in questo momento bramo una fetta di pizza al gorgonzola e/o pesto (?!!).
Igene...e' un vocabolo inesistente nel dizionario indiano, ma per ora cio non ha avuto ripercussioni sul mio umore psico fisico.
Posso affermare di stare bene.
Posso affermare inoltre che l India e' il posto piu sporco che io abbia mai visitato. Ma anche il piu interessante.
Posso affermare che l India e' di certo piu interessata alla pulizia interiore che a quella esteriore (leggi: pattume a gogo ovunque circondato pero' da gente sorridentemente in forma).
Relax.
Qui nessuno pare farsi alcun problema, le cose vadano come vanno basta non stressarsi.
Pradeep (capogruppo): <<se oggi fa caldo potremmo rimandare la pittura del cancello a domani e giocare coi bimbi>>
Naga: <<ma se non finiamo lasciamo il lavoro tutto a meta'...e domani abbiamo gia in programma di andare dagli anziani...!>>
Pradeep: <<Possiamo sempre spostare tutto di uno o due giorni, o meglio...a settimana prossima visto che sabato e domenica ce in programma di non fare niente tutto il giorno>>
Io: <<due giorni di niente?? e che facciamo qui in sto villaggio sperduto per due giorni????>>
Pradeep: <<I tempi indiani sono diversi, abituati a prendere le cose con calma Naga-Gi. Ogni cosa a suo tempo>>
Naga <<o..K..Eii>>
Sulle pareti della scuola elementare ce affissa una bella frase che dice all incirca cosi:
IF YOU WANT TO LIVE FOR A LONG TIME, YOU HAVE TO LIVE SLOWLY
In pocher parole...take it easy.
Ah, qui mi chiamano tutti Naga perche aDRiano pare essere impronunciabile per tutti i tipi di asiatici incontrati sulla mia via fin ora... a me non dispiace....
Che dire...per finire e' giusto ricordare che  l India e' un luogo che ti spinge a riflessioni personali molto particolari e profonde. Certe scene di vita (anche di un solo secondo, viste viaggiando in Bus) hanno il potere di muovere qualcosa nella mia coscienza...qualche certezza che prima era ben salda da anni dentro di me puo essere benissimo sbriciolata in meno di un istante. Cio che sciocca non e' tanto l atto in se' (una vacca selvatica incontrata nel percorso tra camera-cortile-doccia, una donna di 80anni che porta 5 tronchi sulla testa alle 5 di mattina con un sorriso che assomiglia al mio quando ricevo paga, 5 persone su uno scooter, il taxista che si ferma su un ponte per pisciare mentre tu sei nell auto che aspetti, l elefante che da la precedenza al camion...o meglio a uno scuola bus carico di almeno 35 bambini etc etc)...cio che sciocca e' la totale naturalezza (leggi: sciallanza) e scioltezza con cui e' compiuto il tutto!!!
Come fosse la cosa piu OVVIA del mondo!!!!!!!!!!!!!!
Qui le cose funzionano cosi e nessuno pare essere amareggiato e/o motivato a cambiarle.
Ok ora devo proprio andare, ce un bus che ci aspetta per portarci a casa (un ora e mezza, 10 rupie...20 ct di euro), speriamo non mi mettano nel bagagliaio (non in scioltezza perlomeno!).
Vi saluto e spero di ricevere qualche news da voi.
Un abbraccio
namaste
Naga

Blog Creato

Creazione del Blog. Wow. Vedremo come si trasformerà, vivrà, morirà.